Le differenze tra mappe concettuali e mappa mentali

Le mappe concettuali e le mappe mentali sono strumenti di studio, apprendimento e memorizzazione che sono diventati parte integrante della routine degli studenti, dalle scuole medie all’università. Nonostante vengano spesso confuse, queste due risorse sono in realtà differenti e offrono vantaggi complementari. Possono essere utilizzate sia dai docenti che dagli studenti stessi, poiché sono flessibili, possono essere integrate con altri appunti e possono essere consultate dagli studenti durante le interrogazioni, consentendo una visione d’insieme dell’argomento. Ma qual è la differenza tra una mappa concettuale e una mappa mentale, e quando è meglio utilizzare una piuttosto che l’altra?
Finalità e caratteristiche delle mappe concettuali
La mappa concettuale, ideata da Joseph Novak negli anni ’60, è una rappresentazione grafica che collega concetti e argomenti per facilitare la memorizzazione e il recupero delle informazioni da parte degli studenti. Sfruttando la memoria visiva, gli studenti possono ricordare interi concetti a partire da frasi o parole chiave. L’utilizzo della mappa concettuale richiede una preparazione preliminare sull’argomento, acquisendo e semplificando gli argomenti che diventano una legenda di riferimento per ricordare concetti complessi. L’idea di Novak si basa sulle teorie di Ausubel, che spiegano l’importanza delle conoscenze precedentemente acquisite per comprendere concetti nuovi. Secondo Ausubel, l’apprendimento significativo richiede concetti chiari e rilevanti dal punto di vista visivo. Le mappe concettuali sono spesso utilizzate in classe, soprattutto per gli studenti con bisogni educativi speciali (BES), che possono avere difficoltà a comprendere argomenti complessi e ampi. È importante notare che le mappe concettuali sono sviluppate in modo razionale e cognitivo, a differenza delle mappe mentali che sfruttano la creatività utilizzando colori vivaci per differenziare date, concetti e personaggi importanti associati ad elementi evocativi ed emotivi. Ad esempio, un passaggio tra due ere preistoriche potrebbe essere evidenziato con colori che rappresentano il ghiaccio per le glaciazioni o il rosso e il nero per i vulcani e i terremoti. L’uso dei colori è fondamentale per facilitare la memorizzazione di concetti ampi e titoli correlati. A differenza delle mappe mentali, le mappe concettuali sono monocromatiche e presentano una struttura uniforme per tutto l’argomento o il capitolo. Sono spesso inserite alla fine dei capitoli nei libri di testo per agevolare la revisione e la memorizzazione delle tappe chiave.
Come sviluppare la memoria visiva
La mappa mentale è una rappresentazione grafica del pensiero che utilizza una struttura associativa e gerarchica. Permette agli studenti di memorizzare e classificare rapidamente i concetti chiave e gli eventi in modo semplificato e cronologico-topico. Lo strumento è stato sviluppato da Tony Buzan, uno psicologo inglese che ne ha dimostrato l’efficacia attraverso numerosi studi sui suoi pazienti. La mappa mentale semplifica la complessità degli argomenti, scomponendoli in modo che siano facilmente assimilabili e memorizzabili. Esistono due modi principali per creare una mappa mentale: la struttura gerarchica, in cui i rami collegano i dati precedenti a quelli successivi, e la struttura associativa, in cui i dati vicini gerarchicamente sono collegati anche se posizionati in diverse parti della mappa. La differenza tra le due mappe risiede nella loro struttura: la mappa concettuale si sviluppa come una rete, mentre la mappa mentale utilizza forme più simili a raggi concentrici. Nella mappa mentale, il tema principale viene posizionato al centro con un colore vivido, evocativo e descrittivo, spesso associato a un disegno che richiama il tema. I concetti derivati sono organizzati in categorie e sottocategorie utilizzando ramificazioni logiche ma sempre creative. Come accennato, la mappa mentale sfrutta la creatività per facilitare l’apprendimento e la memorizzazione.
come usare mappe concettuali e mappe mentali
Entrambi gli strumenti offrono opportunità preziose per migliorare le competenze degli studenti con disabilità, fornendo loro supporto nella comprensione, memorizzazione e apprendimento. Allo stesso tempo, gli insegnanti di sostegno possono adattare le mappe concettuali a seconda che si tratti di un supporto didattico o di un testo, trasformandole anche in mappe mentali. In altre parole, i due strumenti sono flessibili e interscambiabili, possono essere personalizzati in base alle esigenze didattiche e di semplificazione degli studenti e dell’intera classe. Tuttavia, in questo caso, è necessario trasformare la struttura a grappolo tipica delle mappe concettuali in una struttura di tipo radiale, arricchendola con colori e disegni e mantenendo il tema principale al centro. Potremmo dire che la mappa concettuale è ideale per chiarire i concetti, mentre la mappa mentale aiuta a memorizzarli, personalizzandole con tutte le informazioni necessarie per ottenere una visione d’insieme degli argomenti. Come suggeriscono i nomi stessi, la mappa concettuale fornisce chiarezza sui concetti, mentre la mappa mentale agevola la memorizzazione.
Perché usare le mappe
Le mappe rappresentano uno strumento prezioso per la didattica in quanto facilitano l’assimilazione e la memorizzazione di informazioni di ogni tipo grazie alla rappresentazione grafica di concetti e idee. Il termine stesso “mappe” richiama l’idea di una mappa geografica, che permette agli studenti di orientarsi quando affrontano argomenti complessi, individuando collegamenti semplici e intuitivi con un solo sguardo. Un altro vantaggio delle mappe è la loro versatilità e personalizzazione, in quanto possono essere modificate, arricchite e adattate man mano che gli studenti acquisiscono nuove informazioni sull’argomento. Non si tratta di uno strumento statico, ma in continua evoluzione, che può portare a un’idea chiara e ben strutturata alla fine dell’anno scolastico. Infine, non va trascurato l’aspetto ludico che le mappe offrono. Molti studenti trovano divertente comporle, creare schizzi, disegni e tracciare collegamenti, poiché questo modo di frammentare gli argomenti risulta più semplice e accessibile sia durante la fase di apprendimento che di revisione. A titolo esemplificativo, sia le mappe concettuali che quelle mentali presentano diversi vantaggi, tra cui:
- Sono utili per organizzare tutti gli argomenti trattati dai docenti, indipendentemente dalla materia e dal tema.
- Possono essere utilizzate sia in classe che a casa come metodo di studio.
- Sono pratiche sia per gli studenti che per gli insegnanti stessi, che possono utilizzarle nelle loro spiegazioni in classe.
- Favoriscono il confronto, la razionalizzazione, l’ordine e l’organizzazione del materiale didattico.
- Potenziano l’autonomia degli studenti con difficoltà.
Il nostro consiglio
Il consiglio è quello di sperimentare e trovare il metodo di utilizzo delle mappe che funzioni meglio per te. Ognuno ha uno stile di apprendimento e di organizzazione preferito, quindi è importante adattare le mappe alle tue esigenze personali. Esplora diverse tecniche, colori, forme e stili di rappresentazione per scoprire ciò che ti aiuta a memorizzare e comprendere meglio le informazioni. Ricorda che le mappe sono strumenti flessibili che possono essere adattati e personalizzati secondo le tue preferenze e il tuo modo di pensare. Sfrutta al massimo il potenziale delle mappe come supporto visivo per il tuo apprendimento e goditi il processo creativo nel creare mappe significative e efficaci.